Il Global Attractiveness Index, indice composito che analizza l’attrattività in termini di investimenti di 148 economie, vede l’Italia al 17esimo posto, per la prima volta nel gruppo di Paesi a “buona attrattività”. Il Paese si distingue per la capacità di innovazione e per la ricchezza di capitale, dimostrando una maggiore dinamicità economica rispetto al passato.
Quali sono i punti di forza dell’economia italiana?
A) CRESCITA ECONOMICA:
Negli ultimi 60 anni il PIL pro capite italiano è cresciuto in termini reali come quello degli altri principali Paesi partner (1,8% medio annuo), esattamente come il Regno Unito, un decimale meno di Stati Uniti e Francia (1,9%) e un decimale in più di Germania e Canada (1,7%).
Nel corso dell’ultima decade (2014-2023), il Paese ha registrato a livello pro capite la seconda crescita economica più elevata tra i Paesi G7 (1,1% medio annuo), dietro solamente agli Stati Uniti e davanti a Regno Unito (0,9%), Giappone, Germania, Francia (0,7%) e Canada (0,6%).
Nel quadriennio 2020-2023 l’Italia ha registrato un’ottima performance con un incremento secco del PIL pro capite del 4,9% rispetto al 2019. Soltanto gli Stati Uniti, nel G7, hanno fatto meglio (5,5%). Seguono, più distaccati, Giappone (2,8%) e Canada (1,3%). Altre economie sono invece rimaste ferme: Regno Unito (0,4%), Francia (0,1%), Germania (meno 1%).
Rispetto al livello del 2019, il PIL italiano è cresciuto di più di quello spagnolo, francese e tedesco, a testimonianza della vitalità dell’economia italiana.
B) INFLAZIONE, OCCUPAZIONE E RESILIENZA SOCIALE:
L’inflazione cala più che altrove: a gennaio 2024 l’indice dei prezzi al consumo ha fatto registrare una variazione rispetto allo stesso mese dell’anno precedente pari a +0,8%, un dato significativamente inferiore a quello del Regno Unito (4,3%), Stati Uniti e Francia (3,1%), Germania e Canada (2,9%).
L’occupazione è ai massimi storici. Alla fine del quarto trimestre 2023, l’Italia aveva 23 milioni e 729mila occupati, vale a dire 661mila occupati in più rispetto al 2019. In particolare, 203mila posti di lavoro sono stati creati dal settore delle costruzioni, 391mila da quello dei servizi e 144mila dall’industria.
L’aumento dell’occupazione vede una progressiva riduzione del tasso di disoccupazione, sceso nell’ultimo decennio da circa il 13% (2014) al 7,2% (2024). Tale riduzione risulta particolarmente marcata nella fascia d’età 15-24 anni: dal 43,2% al 21,8% nel medesimo periodo.
C) EXPORT E BILANCIA COMMERCIALE:
L’export italiano è il più competitivo del G7. Secondo le prime stime del WTO, nel 2023 l’export italiano ha raggiunto un nuovo massimo storico di 677 miliardi di dollari. L’Italia è ormai il quinto esportatore mondiale, a soli 40 miliardi di dollari dal Giappone, un Paese che
ha il doppio degli abitanti della Penisola. Nel periodo 2015-2023 l’export italiano in dollari è cresciuto del 48%, quasi il doppio della crescita francese (28%) e tedesca (27%) e il triplo di quella giapponese (15%).
In termini di bilancia commerciale manifatturiera l’Italia è quinta al mondo e seconda in Europa. L’export italiano si caratterizza per essere molto presente in segmenti produttivi ad alto contenuto di conoscenza, come ad esempio il settore farmaceutico e dell’aerospazio. Quanto precede è accompagnato anche da un eccellente sistema di ricerca: l’Italia è il terzo paese in Europa per pubblicazioni scientifiche.
D) INDUSTRIA:
Negli ultimi anni le imprese italiane hanno investito massicciamente in macchinari, impianti e nuove tecnologie. Nel 2022, il peso degli investimenti in macchinari e impianti è salito in Italia al 7,1% sul PIL, il secondo più alto valore nel G7 dopo quello del Giappone (8,2%), davanti a Germania (6,3%) e Stati Uniti (5,9%). Secondo un’elaborazione della Fondazione Edison su dati “World Robotics 2023” nel 2022 l’Italia risulta sesta al mondo per robot industriali (oltre 91.000 unità) e quarta per quelli installati (22.769) nel settore dei prodotti in metallo e dei macchinari industriali, dietro a Cina, Giappone e Germania, ma davanti agli Stati Uniti (15.895 robot).
Di seguito un elenco di link a siti web che si occupano di facilitare gli investimenti in Italia:
https://italy.tmembassy.gov.tm/index.php/en
https://www.ice.it/en/invest/invest-italy
https://investorvisa.mise.gov.it/index.php/en/
https://www.invitalia.it/eng/support-to-foreign-investors/support-to-foreign-investors
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/english/nse/invest-in-italy
https://www.investinitalyrealestate.com/it/
https://www.ice.it/en/sites/default/files/inline-files/doing_business_in_italy_2021_0.pdf
https://www.ice.it/en/my-home/find-your-italian-partner
https://practiceguides.chambers.com/practice-guides/doing-business-in-2023/italy
https://www.italchamind.org.uk/wp-content/uploads/2023/02/DOING-BUSINESS-IN-ITALY-2022.pdf
Ultimo aggiornamento: 2 aprile 2024