Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Visita di Stato del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi (21 – 24 Novembre 2005)

Il Signor Presidente della Repubblica ha compiuto una visita di Stato in Turchia, ad Ankara ed Istanbul,  dal 21 al 24 novembre, cui la stampa locale ha dato una copertura senza precedenti.

Al seguito del Presidente Ciampi, il Ministro degli Esteri Fini ed il Sottosegretario agli Esteri Antonione, con i quali il Presidente ha incontrato ad Ankara il Capo dello Stato Sezer, il Primo Ministro Erdogan ed il Presidente del Parlamento Arinc, nell’ambito di colloqui che hanno rivelato ancora una volta l’eccellenza delle relazioni bilaterali tra Italia e Turchia e la completa identità di vedute su tutti i principali dossier internazionali, primo fra tutti l’adesione della Turchia all’Unione Europea.

Un discorso a parte merita il Presidente del Parlamento Arinc che, innovando il protocollo turco, e’ volato ad Istanbul  per offrire un pranzo di gala al Signor Presidente della Repubblica nello storico Palazzo di Dolmabahce, dove hanno risieduto gli ultimi Sultani e si e’ spento lo stesso Ataturk, mai aperto finora per eventi bilaterali. Le calorose attenzioni del Presidente del Parlamento turco hanno così suggellato nei termini anche coreograficamente più suggestivi il quadro politico della Visita di Stato.

A conclusione della sua Visita di Stato in Turchia, il Presidente Ciampi e’ intervenuto al Foro economico organizzato, in collaborazione con l’Ambasciata, da Confindustria, Ice ed Abi ad Istanbul, il 24 novembre, sul tema “Italia e Turchia: opportunità di cooperazione industriale”. La straordinaria partecipazione all’evento (più di 1400 ospiti, nella cornice dello storico Hotel Ciragan Kempinski), e’ stata indice dell’elevatissimo livello di attenzione dimostrato da parte turca per una missione che la stampa locale ha definito “senza precedenti in Turchia”.

Durante il suo intervento il Capo dello Stato ha dichiarato: “La dimensione economica è una componente essenziale delle nostre relazioni, complemento indispensabile degli eccellenti rapporti politici e della profonda amicizia che lega i nostri Paesi”, ha affermato il Presidente Ciampi, rimarcando come il carattere mediterraneo, che deriva dal  comune affacciarsi di Italia e Turchia sullo stesso mare, definisca innegabilmente le  rispettive identità, e come sia necessario cogliere tutte le opportunità dischiuse da tale legame così speciale. Numerosi i riferimenti all’eccellente stato della cooperazione economica bilaterale, che si riflette in un volume dell’interscambio in continua crescita e nella presenza di più di 300 imprese italiane nel Paese. Una presenza che dovrà sempre più crescere e stabilirsi “anche nelle aree interne del Paese, che si configurano come nuove zone di sviluppo industriale”, contribuendo a fare della Turchia “una piattaforma di espansione nei mercati limitrofi, nel Mediterraneo, in Medio Oriente, nei Balcani, nel Caucaso, nell’Asia Centrale”. Questo anche in considerazione dell’interesse che suscita il modello italiano dei distretti industriali, che “non sono più luoghi di contiguità fisica delle imprese, ma anche reti di aziende collegate su base funzionale, flessibili e capaci di adattare la composizione merceologica alla dinamica degli scambi internazionali”.

Il Presidente Ciampi ha poi voluto formulare un sentito incoraggiamento alla Turchia nel suo cammino verso l’Unione Europea, ricordando agli amici turchi l’esperienza che l’Italia stessa ha vissuto nel trasformare la propria economia da prevalentemente agricola ad industriale, trovando nell’ancoraggio europeo un obiettivo in grado di spronare il processo di riforme strutturali che hanno consentito il risanamento economico e l’ingresso nell’Unione Monetaria. “L’Italia crede nella Turchia. Lo dimostra la mia visita di Stato”.

Grande soddisfazione è stata infine espressa dal Capo dello Stato per il progetto di restauro di Villa Tarabya cui hanno aderito il Dipartimento della Protezione Civile, le Associazioni organizzatrici del Forum Economico e molte imprese italiane, in un’ottica di trasformazione della prestigiosa villa sul Bosforo in un punto di riferimento fondamentale per le attività italiane in Turchia.