ATTIVITA’ ARCHEOLOGICHE ITALIANE IN TURKMENISTAN
Il 10 ottobre 2018 ad Ashgabat si è tenuta una conferenza sull'archeologia italiana in Turkmenistan che ha ripercorso gli oltre venticinque anni di attività delle tre missioni (Torino, Bologna, Venezia) attive nel paese, con la proiezione di un film-documentario (curato dal dr. Luca Forni), interventi di rappresentanti dell'Accademia delle Scienze (Handurdy Kurbanov e Abadan Begmuradova) e delle Università di Torino (prof. Carlo Lippolis) e Bologna (Prof. Maurizio Cattani, d.ssa Barbara Cerasetti). E' stato letto un breve messaggio di Gabriele Rossi Osmida (Centro Antiqua Agredo).
Luca Forni, A new route to the ancient Turkmenistan – Italian researches along the Silk Road
Opuscolo (in lingua russa) sulle missioni archeologiche italiane in Turkmenistan - Ottobre 2018
The Italian archeological missions in Turkmenistan
La presenza italiana in Turkmenistan, nel campo archeologico, prende avvio il 14 marzo 1989 con la firma del Primo Protocollo di Cooperazione Scientifica, siglato al Campidoglio di Roma, tra l’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO), con il sostegno del CNR, e l’Istituto di Archeologia dell’Accademia delle Scienze dell’URSS (IARAN) per la realizzazione di un progetto di ricerche italo-turkmeno-russo e l’elaborazione della “Carta Archeologica del Delta del Murghab”, in collaborazione con l'Istituto di Archeologia dell'Accademia delle Scienze dell’URSS, l'Università Statale del Turkmenistan e la successiva aggregazione dell’Università di Bologna.
A ottobre 1989 la prima missione italiana, diretta dal Prof. Maurizio Tosi, effettuò una visita preliminare nell’area del Murghab. Nel 1990 iniziarono i lavori di una missione congiunta italo/turkmena/russa per la ricognizione dell’area del delta di Murghab sotto la direzione scientifica dei Professori A.G. Gubaev (Universita’ Statale del Turkmenistan -TGU), G. Koshelenko (Accademia delle Scienze dell’URSS) e Prof. M.Tosi (Is.MEO). I lavori proseguiranno dal 1995 al 2005, sotto la direzione di M. Tosi e S. Salvatori e dal 2006 in poi sotto la direzione di M. Cattani e B. Cerasetti.
MISSIONE ARCHEOLOGICA ANTICA MARGIANA
Progetto: Antica Margiana
Direttore scientifico: Sandro Salvatori (dal 1991 al 1994), Gabriele Rossi Osmida (dal 1995)
Istituzione scientifica italiana: Centro Studi e Ricerche Ligabue – Venezia (dal 1991 al 2010) e Antiqua Agredo/Centro Studi e Ricerche Venezia-Oriente (dal 2010)
Data inizio attività e Protocollo firmato: 1991
Attività scientifica: 1991-1994 deserto del Karakum, Gonur Depe (antica Margiana). Missione congiunta CSRL e Ministero della Cultura del Turkmenistan. Scoperta e scavo della necropoli del sito di Gonur Nord (seconda meta’ del III millenio a.C) (S. Salvatori). Sotto il profilo scientifico sono stati delineati i contorni della cultura Battro-Margiana ed i suoi rapporti con le culture della Valle dell’Indo e della Mesopotamia durante l’Eta’ del Bronzo. I lavori proseguono fino al 2000.
2001-2010 fino al 2010 il CSRL e dal 2010 Antiqua Agredo. Su richiesta del Ministero della Cultura del Turkmenistan è stato avviato un nuovo ciclo di scavi nell’Oasi di Adji Kui dove è stata individuata una cittadella, una fortezza e la relativa necropoli dell’Età del Bronzo appartenente alla Civiltà delle Oasi (fine IV inizi II mill.a.C.) con facies finale di tipo Bactrio-Margiano (inizi II mill.a.C.)
Progetto: Kharoba Kosht
Direttore scientifico e capo missione: Gabriele Rossi Osmida
Istituzione scientifica italiana: Antiqua Agredo/Centro Studi e Ricerche Venezia-Oriente
Data inizio attività: 2009 Nell’oasi di Merv, nel Parco Archeologico Nazionale. In collaborazione con il Consiglio Regionale del Veneto, avvio del recupero e del restauro di un monastero caravanserraglio Cristiano-Neostoriano sulla Via della Seta, una struttura dell II sec. A.C., successivamente rimaneggiata in epoca Partica, poi Sasanide-Selgiuchide fino all’insediamento Nestoriano (XII sec.).
MISSIONE ARCHEOLOGICA ITALO-TURKMENA A NISA PARTICA (NISA VECCHIA)
Progetto: Scavi, studi e restauri a Nisa Partica (Nisa Vecchia)
Direttore scientifico: Antonio Invernizzi (1990-2003), Carlo Lippolis (2003 ad oggi)
Istituzione scientifica italiana: Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia
Data inizio attività e Protocolli firmati: 1990, 2010 (valido per il periodo 2011-2015), 2018
Attività scientifica: Dal 1990 è attiva a Nisa Vecchia una missione archeologica del Centro Scavi di Torino impegnato sul campo grazie ad una collaborazione con le autorità turkmene: in questi ultimi anni con il Dipartimento Nazionale per la Protezione, la Ricerca e il Restauro dei Monumenti storici e culturali del Ministero della Cultura e con il Museo Nazionale di Ashgabat; nei primi anni delle ricerche con l’Università Statale di Ashgabat (Istituto di Storia e Archeologia).
Nel 2007 il sito archeologico di Nisa è stato incluso nella lista del patrimonio mondiale World Heritage dell’Unesco.
1990-1999 scavi all’interno e lungo il perimetro della Sala Rotonda, a completamento dei dati raccolti dalle ricerche sovietiche nei decenni precedenti.
2000-2006 scavi nel settore adiacente la Sala Rotonda, dove sono stati rinvenuti i resti monumentali dell’Edificio Rosso. Dopo lo scavo, sono stati condotti interventi di conservazione e restauro delle strutture in crudo. Si sono inoltre realizzati interventi di restauro sui materiali archeologici conservati presso il Museo Nazionale di Ashgabat (avori, intonaci dipinti).
2007-2015 è stato aperto un nuovo settore nell’angolo SW di Nisa, che ha portato alla luce un vasto quartiere con magazzini e settori di lavorazione e produzione.
La missione torinese ha inoltre pubblicato 4 monografie scientifiche (scavo, statue in marmo, metalli, rhyta in avorio) e decine di articoli relativi ai materiali provenienti dal sito archeologico di Nisa e pubblica ogni anno una rivista scientifica (“Parthica”) dedicata alle culture antiche dell’Asia Centrale.
Una mostra fotografica su Nisa è stata allestita a Roma (2009), a Rieti (2010) e a Torino (2011).
Nel 2013 Carlo Lippolis è stato insignito dell’International Cultural Award “Magtymguly” per le ricerche a Nisa Partica dal Presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdimuhamedow.
Carlo Lippolis, Gli splendori di Nisa Partica
Bibliografia sul Turkmenistan del Centro Ricerche e Scavi di Torino - CREST
MISSIONE ARCHEOLOGICA PER LO STUDIO DEL FENOMENO INSEDIATIVO NEL TURKMENISTAN MERIDIONALE NELL’ETA’ DEL BRONZO, “TOGOLOK PROJECT”
Progetto: Scavo del sito dell’età del Bronzo di Togolok 1 e ricognizione della porzione nord-orientale del conoide alluvionale dei fiumi
Direttore scientifico: Maurizio Cattani, Barbara Cerasetti
Istituzione scientifica italiana: Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna
Data inizio attività e Protocolli firmati: 1990, 2018
Nel 1990 nasce il progetto archeologico, attualmente svolto in collaborazione congiunta tra il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, la Washington University in St. Louis, l’IsMEO (Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente), il Ministero della Cultura del Turkmenistan e l’Istituto Nazionale per i Deserti, la Flora e la Fauna del Turkmenistan.
2010 il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Alma Mater (Bologna), in collaborazione con il Ministero della Cultura turkmeno e la Washington University in St. Louis, si concentra su nuovi obiettivi come lo scavo del sito di Ojakly, la cui indagine stratigrafica insieme ad un attento esame dei resti ceramici, faunistici, archeobotanici e litici, rappresenta il primo esempio di analisi sistematica di un sito appartenente alla cultura nomade Andronovo, che ha dato il via ad importanti cambiamenti socio-politici nella regione durante il Tardo periodo del Bronzo (1950-1500 a.C.).
2014-2015 si delinea il nuovo importante obiettivo della Missione Archeologica Italiana, ovvero lo scavo nel sito del tardo periodo del Bronzo di Togolok 1. Lo studio di tale insediamento rappresenta uno dei più importanti eventi di indagine archeologica condotti nella regione, in quanto per la prima volta ci si focalizza sull’incontro e l’integrazione tra le culture sedentaria e nomade che hanno prodotto una delle massime espressioni di “Stato” durante il seguente periodo del Ferro (1300-300 a.C.).
Nel 2015 Barbara Cerasetti, in occasione del XX Anniversario della Neutralita’ del Turkmenistan, è stata insignita dal Presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdimuhamedow della medaglia per i meriti conseguiti “a servizio dello sviluppo della scienza e della cultura e per il rafforzamento delle relazioni di amicizia e l’incremento della collaborazione bilaterale”.
Bibliografia del progetto Togolok - 1